Partiti e leader populisti
Leader e partiti populisti sono emersi come forze politiche significative in molti Paesi del mondo. Hanno attirato l’attenzione per la loro capacità di mobilitare il sostegno capitalizzando le lamentele e le aspirazioni dei cittadini comuni.
I leader e i partiti populisti si pongono come un antisistema di fronte alla politica tradizionale. L’establishment politico viene descritto come corrotto e poco attento ai bisogni della gente. Si presentano quindi come la voce del popolo, pronti ad ascoltarlo e ad aiutarlo di fronte ad una politica corrotta e disinteressata.
Come detto, la loro strategia comunicativa è potenziata dalla capacità di trasmettere messaggi e soluzioni semplici a problemi complessi.
Non importa se poi, effettivamente, il problema verrà risolto: l’importante è che il messaggio venga raccolto, fase fondamentale per la raccolta del consenso.
Nonostante la diversità delle sfaccettature, molto spesso esiste un terreno comune tra i populisti: l’affermazione degli interessi nazionali contro quelli globali, la tutela della sovranità nazionale, le politiche restrittive sull’immigrazione, la salvaguardia dell’identità culturale del proprio Paese. Inoltre, spesso sanno leggere al meglio le modalità della comunicazione, utilizzandole il più possibile rispetto alla politica tradizionale.
Negli ultimi anni, aiutati anche dalla capacità di trasmettere messaggi molto semplificati anche su problemi complessi, i populisti si sono affermati nei social network, spesso con maggiore successo rispetto all’establishment politico.
Osserva i seguenti esempi:
Source: Spain’s Vox party leader says Ukrainian refugees, not Muslims, should be welcome. (n.d.).
Source: Speech by Prime Minister Giorgia Meloni at the World Congress of Families
