Definizione di populismo

Parliamo di populismi ed estremismi
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Definizione di populismo

Il populismo è un’ideologia politica, una strategia che ha guadagnato spazio in diverse parti del mondo. E’ un fenomeno complesso, che assume diverse forme in contesti differenti.

Fondamentalmente, il populismo si caratterizza per gli appelli alle preoccupazioni e ai bisogni della gente comune (“Uomo comune” o “maggioranza silenziosa”). Franzisca Otto, esperta nel ramo degli Studi internazionali e delle iniziative europee contro la disinformazione, parla così del populismo:

il termine risale alla parola latina “populus”, che significa “il popolo”. Il populismo oggi è un determinato modo di fare politica, ma ancora oggi non ha ancora una precisa definizione. Al contrario, il termine è considerato impreciso e carico di valori, poiché viene spesso utilizzato nei dibattiti pubblici, come un argomento letale per indebolire le opinioni opposte. .

I leader e movimenti populisti si presentano come la voce del popolo, i rappresentanti dei loro bisogni e interessi contro la politica corrotta e di establishment.

Inoltre, il populismo tende ad emergere durante periodi di significativi cambiamenti sociali, economici o politici, spesso in risposta a disuguaglianze percepite, ingiustizie o emarginazione. Prospera quando c’è un senso di ansia economica, dislocazione sociale, o una perdita percepita di identità culturale. I movimenti populisti possono guadagnare trazione quando le persone si sentono scollegate dai partiti e dalle istituzioni principali, vedendoli come insensibili ai loro bisogni e fuori dal contatto con la realtà.

Caratteristiche del populismo

Le caratteristiche del populismo possono variare, ma alcuni elementi in comune sembrano esserci:

  • il sentimento anti-establishment, che respinge l’ordine politico esistente, considerato come corrotto e legato a interessi di potere; I leader che spesso si considerano alternativi, facendo appello a quei bisogni e necessità del popolo spesso ignorati dalle “élite”;
  • L’abbracciare la retorica nazionalista e la promozione dell’identità nazionale, allo scopo di respingere presunte minacce esterne agli interessi del popolo. Spesso danno vita al confronto tra interessi e sovranità nazionali contro globalizzazione, immigrazione e istituzioni sovranazionali, parteggiando ovviamente per i primi.
  • Inoltre, il discorso populista gioca un ruolo cruciale nel mobilitare il sostegno delle masse. Spesso si basa su appelli emotivi piuttosto che su argomenti razionali, cercando di attingere alle paure, alle speranze e alle aspirazioni delle persone. I leader populisti possono utilizzare un linguaggio divisivo, individuando come capro espiatorio particolari gruppi o istituzioni per i problemi sociali. Possono anche impiegare teorie del complotto, presentandosi come gli unici in grado di scoprire verità nascoste o combattere forze oscure che, secondo loro, stanno manipolando il sistema contro gli interessi della gente.
  • I critici sostengono che il populismo tende a semplificare eccessivamente questioni complesse, offre soluzioni non realistiche e mina le norme e le istituzioni democratiche. 

Diventa quindi evidente che la natura binaria della politica populista, che spesso contrappone “il popolo” alle “élite” o all’establishment, può portare alla polarizzazione e ostacolare il dialogo e la cooperazione costruttivi. E’ fondamentale notare che il populismo può assumere forme e ideologie diverse, abbracciando lo spettro politico dalla sinistra alla destra. Pertanto, è importante analizzare il populismo all’interno di specifici contesti nazionali, culturali e storici per coglierne appieno le dinamiche e le implicazioni.

 

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