L’evoluzione dei movimenti populisti in Europa

University of Aveiro

La parola populismo è sempre più presente nella sfera pubblica e nel contesto politico, a causa dell’ampio e rapido aumento di questo fenomeno nei discorsi e nelle espressioni personali e collettive. La definizione più usata per identificare il concetto di populismo è focalizzata sul discorso che viene propagato dai suoi annunciatori. Nelle espressioni del populismo predomina una narrazione in cui il popolo (descritto come il “noi”), deve unirsi contro l’elite politica (indicata come “loro”).

Questo tipo di espressione non è esclusiva della sfera politica in quanto osserviamo approcci più associati a sinistra (la critica del capitalismo, l’antimilitarismo e gli obiettivi di una società egualitaria), o altri più associati con la destra ( antiglobalizzazione, nazionalismo e argomenti sfavorevoli all’immigrazione). Dal punto di vista storico, il populismo trova le sue origini alla fine del XIX secolo, in varie espressioni. Esempi ci arrivano dagli Stati Uniti d’America (sono comunemente citati con il movimento Farmers’ Alliance, che puntava a migliorare le condizioni economiche degli agricoltori) o dall’Europa orientale, dove i movimenti puntavano a combattere il dominio degli Zar.

Nonostante i suoi modesti inizi, il populismo, come ideologia che cattura facilmente l’attenzione e il sostegno degli elettori, ha guadagnato terreno e ha assunto un ruolo importante nel XXI secolo. Il secondo decennio del XXI secolo è stato caratterizzato dall’aumento di partiti e movimenti populisti a livello internazionale, ai quali il Portogallo non era immune. L’evoluzione dei fenomeni populisti alla fine del XX e all’inizio del XX secolo può essere dimostrata attraverso un continuo aumento dei partiti, che sono classificati da ricercatori e accademici come populisti o perpetuatori di discorsi populisti.

Tra il 1971 e il 2019, si sono formati 23 nuovi partiti, di cui sette vicini alla sinistra, mentre gli altri si identificavano di più con la destra. Il Portogallo ha un partito sotto questa caratteristica, insieme alla Svezia. Con due partiti stanno Germania, Belgio, Francia, Spagna, Polonia e Ungheria. Grecia, Paesi Bassi e Italia hanno tre parti ciascuna. Cinque sono emerse tra gli anni 2000-2010, e gli altri 11 tra gli anni 2010-2020.

Questi partiti nascono quando vi è un senso di mancanza di rappresentatività nelle circoscrizioni nazionali e quando uno o più gruppi di cittadini non sono in grado di identificarsi con le posizioni che i loro attuali rappresentanti sostengono. Questo contesto libera spazio nell’arena politica per la formazione di nuovi partiti che cercano di sfruttare queste nicchie di elettori. La narrazione populista si combina con relativa facilità in questa prospettiva, poiché i nuovi partiti vogliono distinguersi dall’élite politica che finora è stata in vigore nel governo. Nel recente panorama internazionale si sono moltiplicati esempi di discorsi classificati come populisti.

Citando alcuni casi, abbiamo le espressioni pubbliche associate al referendum britannico del 2016, in cui i cittadini britannici hanno votato principalmente per lasciare l’Unione europea (Brexit). Esempi sono anche le circostanze associate all’elezione di Donald Trump come presidente degli Stati Uniti nel 2017, e più recentemente l’elezione di Jair Bolsonaro come presidente del Brasile nel 2018. Questi sono solo alcuni esempi con protagonisti i cosiddetti attori populisti in sfere politiche internazionali.Insieme a questi eventi, il significativo aumento dei partiti identificati come populisti nei primi due decenni di questo secolo rappresenta una generale, anche se non consensuale, accettazione da parte del pubblico di questi movimenti.

Una delle scansioni di prova del successo che questi partiti raggiungono è l’evoluzione dei voti nelle elezioni per questi partiti, tra la prima volta che hanno partecipato a un’elezione legislativa (dopo la sua fondazione) e le ultime elezioni a cui hanno partecipato. Solo quattro partiti, tra cui The Left (Germania), Force Italy (Italia), Northern League (Italia) e Kukiz’15 (Polonia) hanno ottenuto un risultato peggiore nelle ultime elezioni. Tutti gli altri paesi hanno registrato un’evoluzione positiva nella conquista dei voti, dimostrando così un crescente interesse da parte dei cittadini a rappresentare tali partiti negli strumenti legislativi.

Uno dei casi più eclatanti è il partito dei Fratelli d’Italia, che nel 2022 ha vinto le elezioni e attualmente governa. I movimenti populisti mantengono una presenza costante e crescente nel panorama politico europeo e possono rappresentare una minaccia per la democrazia e i valori della cittadinanza a causa della loro tipica ideologia divisiva e della parola che rende più urgente che mai la necessità di informazioni e conoscenze per contrastare questi movimenti.

References:
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https://foreignpolicy.com/2021/01/14/bolsonaro-brazil-trump-anti-democracy-elections/
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Classified by the Pew Research Center, a nonpartisan database that informs the public about issues, attitudes, and trends that shape the world available in https://www.pewresearch.org/fact-tank/2022/10/06/populists-in-europe-especially-those-on-the-right-have-increased-their-vote-shares-in-recent-elections/
Canovan, M. (1982). Two strategies for the study of populism. Political Studies, 30(4), pp. 544–552. https://www.statista.com/topics/3291/right-wing-populism-in-the-european-union/#topicOverview

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