Nel mese di febbraio 2024 in Italia sono aumentati i fenomeni di repressione delle manifestazioni studentesche a sostegno della Palestina. Eventi inquietanti sono accaduti a Bologna, Napoli e in altre città d’Italia, ma quello peggiore è avvenuto qualche giorno fa a Pisa, dove studenti minorenni che manifestavano pacificamente sono stati bastonati dalle forze dell’ordine. L’attuale Governo di destra, guidato da Giorgia Meloni, non è stato in grado di condannare fortemente questi atteggiamenti, ma ha preferito difendere le forze dell’ordine, ritenendo che la risposta violenta è stata frutto di provocazioni fisiche lanciate dai manifestanti. Prove di atteggiamenti violenti però, non ce ne sono. Guardando le immagini e i video, invece, si capisce perfettamente l’atteggiamento pacifista dei manifestanti. L’evento, comunque, è utile per permetterci di registrare alcune frasi populiste:
- Essere in polizia, nei carabinieri o nei vigili del fuoco significa fare un mestiere delicato, in cui tutti possono sbagliare. Quello che non accettavo da ministro dell’Interno non lo accetto da vicepremier, ossia che la polizia italiana sia fatta passare per corpo di torturatori (Matteo Salvini, Vice presidente del Consiglio)”;
- Se mio figlio andasse in piazza a urlare se la vedrebbe con me. Chi mette le mani addosso ad un poliziotto o a un carabinieri è un delinquente (Matteo Salvini, Vice presidente del Consiglio);
- Il caso di Pisa e quello simile avvenuto a Firenze sono isolati e certamente non caratteristici o ricorrenti (Matteo Piantedosi, Ministro dell’Interno).
Sono frasi generaliste e che tendono a spegnere un problema importante in Italia: l’affermazione della libertà di espressione e di manifestare pacificamente. Questi fatti dimostrano che i populisti, quando sono all’opposizione, utilizzano gli strumenti democratici per acquisire consenso. Quando prendono il Governo, però, faticano a preservarli.